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L’opera è la traduzione italiana del libro “Makeda, Reine de Saba” (a cura di Joseph Tubiana, Ed. Sépia, Saint Maur, 2001).
“Ho trovato il primo testo tra quelli che seguono - la Storia del viaggio a Gerusalemme compiuto da Makeda Regina di Etiopia per conoscere il Saggio Salomone, tratto dal Kebra Nagast o “Gloria dei Re”, pilastro della Tradizione dell’Etiopia – a Ginevra, su un bel piccolo libro ristampato da Sépia Editions in occasione della Esposizione dedicata alla Regina di Saba al Museo Etnografico di Ginevra nel 2001. L’ho tradotto in Italiano per mio piacere personale, ma anche per poter offrire ai molti amici che amano l’Etiopia la lettura del Kebra Nagast di cui tanto si parla e che tanto spesso si trova citato, ma che è praticamente impossibile trovare.
Inoltre sembra che non ne esista una traduzione italiana … e allora perché non accontentarsi della mia, almeno per il momento?
Ho ritenuto che potessero risultare interessanti almeno per alcuni lettori anche le prime due parti in Indice, ovvero la Presentazione del Prof. Tubiana e la Prefazione di Hugues Le Roux, le quali tuttavia hanno un valore prettamente documentario, rivolto più che altro agli “addetti ai lavori”. A quanti si accostano per la prima volta alla Leggenda di Makeda, proporrei di cominciare senz’altro da: ”Makeda, Regina di Saba” e dopo questa suggerirei forse anche di proseguire con l’ultima Leggenda riportata alla fine del volume: la leggenda araba “La Regina di Saba”, che secondo me è poesia pura!
Le restanti versioni sono interessanti e completano culturalmente il quadro, ma a volte sono assai confuse, a causa forse delle difficoltà di traduzione da antichissimi manoscritti o anche per le diverse successive traduzioni. Alcune leggende sono anche divertenti e aggiungono particolari e dettagli diversi a seconda della loro origine, ma non raggiungono le vette di poesia dei due primi racconti citati.
Ringrazio qui di cuore il Prof. Tubiana che mi ha generosamente concesso l’autorizzazione alla traduzione del suo volume, nei limiti amatoriali presenti“.

Mariena Mondelli Montandon