Interventi di restauro

Indice

3 - Presentazione
5 - Mariena Mondelli Montandon, La cappella dell’Annunciazione
7 - Daniele Pescarmona, Premessa per l’attività di tutela del Sacro Monte di Ossuccio
9 - Daniele Pescarmona, Precisazioni storiche sul Sacro Monte di Ossuccio
23 - Daniele Pescarmona, Il restauro del 1935
33 - Giovanna Mastrotisi (Sonia Segimiro), Relazione conclusiva dell’intervento di restauro 2002

I Sacri Monti cominciarono a diffondersi in Europa nel Tardo Medioevo e continuarono ad essere costruiti fino alla fine del 1800. Il burrascoso periodo che aveva seguito le prime Crociate aveva infatti visto diminuire il flusso di pellegrini verso Gerusalemme. Intorno al 6/700 infine la pirateria saracena e turca nel Mediterraneo avevano sconsigliato agli “europei” lunghi viaggi per mare.
La Chiesa allora aveva cominciato a proporre altre mete ai fedeli e ai pellegrini che anelavano a procurarsi meriti ed indulgenze per assicurarsi un posto in Paradiso.
San Giacomo di Compostela e Roma, specialmente negli Anni Santi Giubilari, erano le mete privilegiate, ma coloro che non erano in grado di fare lunghi pellegrinaggi potevano ovviare visitando devotamente Santuari che custodissero Reliquie considerate importanti oppure salendo in preghiera ai Sacri Monti, verosimili riproduzioni del tragitto di Gesù sulla Via Sacra di Gerusalemme.
Cappelline ornate da semplici dipinti o bassorilievi o ricche cappelle dotate di complesse rappresentazioni delle Stazioni del Calvario di Cristo - spesso con statuaria a misura d’uomo - hanno permesso alla pietà popolare di rivivere e meditare i passi evangelici che accompagnano il fedele cristiano verso la visione della Resurrezione di Gesù e della propria Salvezza.

ISBN 978-88-7185-131-0